Andreea & Donato — un matrimonio nel segno dell’amore autentico, fra tradizione e spontaneità

Quando abbiamo ricevuto la chiamata di Andreea e Donato, abbiamo capito subito che non sarebbe stato un matrimonio “standard” — oppure, meglio: ci siamo resi conto che sarebbe stato un matrimonio vero, radicato, profondo, con tante sfumature da raccontare.

Preparativi con calma, emozione, naturalezza

La giornata è iniziata con i preparativi: Andreea, bellissima, ha scelto un abito ampio, elegante, con una scollatura misurata e armoniosa che valorizzava la sua figura senza forzature. I capelli mossi, ondulati, il decoro sulla testa, tutto contribuiva a un look raffinato, luminoso, autentico.Donato, già emozionato, ha vissuto quei momenti con discrezione, con affetto, con la presenza che un uomo che ama davvero porta nel giorno delle nozze.Noi eravamo lì, due fotografi + un videomaker, senza invadere, ma sempre presenti, pronti a cogliere lo sguardo, la risata, la lacrima, il dettaglio che nessuno si aspetta ma che poi diventa il ricordo più caro.

Cerimonia nella chiesa ortodossa di Villafranca

La scelta del rito è stata importante: Andrea, di origini straniere, ha voluto mantenere una connessione forte con la propria cultura. La cerimonia ortodossa è stata intensa, carica di simboli, di momenti di attesa, di musica e sacralità.L’ingresso di Andrea emozionata insieme al padre, lo sguardo degli invitati, le damigelle vestite di rosa cipria, i testimoni di Donato in ascolto: tutto ha contribuito a un’atmosfera di grande partecipazione, di rispetto, di bellezza.

Foto di coppia al Castello di San Bonifacio

Dopo la cerimonia ci siamo spostati al vicino Castello di San Bonifacio. Un luogo di pietra, di storia, ma anche di luce, verde e scorci romantici: perfetto per far emergere ciò che amiamo di più, ovvero la spontaneità.Abbiamo chiesto ai due sposi di camminare, di parlare, di ricordarsi perché stavano facendo tutto questo: l’amore, la famiglia, il legame con i figli, il desiderio di costruire un percorso insieme.Non abbiamo imposto pose rigide: abbiamo cercato scene vere, naturali, equilibrate. E tutto è arrivato, senza forzature.

Il ricevimento a Villa Bongiovanni

Villa Bon Giovanni è stata preparata con cura: luci morbide, tavoli ben distanziati, atmosfera raccolta, dettagli curati ma non eccessivi.Il photobooth — scelto dagli sposi — ha dato quel tocco divertente, leggero, che cattura la spontaneità più giocosa; l’album, già selezionato, era pronto a diventare la testimonianza tangibile di un giorno esattamente come lo avevano sognato.Foto di gruppo, abbracci, sorrisi, lacrime felici: tutto ha preso forma.

La festa: balli, risate, convivialità

Quando la musica è partita, la giornata ha davvero preso vita: il ritmo nei passi, i momenti di pausa, i brindisi, i discorsi, le risate.Il risultato finale? Un mix perfetto di eleganza, spontaneità, emozione, discrezione, autenticità — il tipo di matrimonio che noi desideriamo fotografare, quello in cui gli sposi non si sentono osservati ma accolti, liberi di essere se stessi, liberi di lasciarsi andare, liberi di godersi ogni istante.

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